Hai una macchina da scrivere vintage? Ecco quanto potresti guadagnare vendendola

L’arte della scrittura, da quando questa esiste, ha sempre affascinato il mondo e con essa tutti i metodi connessi alla scrittura manuale o meccanizzata, che sicuramente hanno di molto facilitato la stesura dei testi, ampliando il modo di fare cultura e incentivando anche lo stimolo alla scrittura e di conseguenza alla lettura. Sicuramente importante in tal senso risulta l’invenzione della macchina da scrivere.

Si tratta di un metodo innovativo, di cui vogliamo parlarvi nel dettaglio, per farvi capire il motivo per cui oggi alcuni pezzi del passato hanno un valore decisamente elevato. Ci sono infatti delle macchine da scrivere antiche, più raffinatamente definite vintage, che possono avere un valore ricco di dettagli e che raggiunge cifre interessantissime. Vediamo di quali si tratta nello specifico.

Le macchine da scrivere vintage

E’ decisamente intramontabile il fascino che hanno le macchine da scrivere nate in un passato non tanto vicino a noi, ma che chiunque di noi, un po’ per conoscenza dirette, un po’ solo attraverso immagini online, ha avuto modo di conoscere. Ma non tutti sanno che quale sia stato la prima macchina da scrivere al mondo.

Si tratta della macchina da scrivere di Turri, ideata nel 1808 proprio da Pellegrino Turri per permettere a una donna non vedente, al secolo la contessa Carolina Fantoni, di scrivere le lettere in autonomia. Pur essendo un dispositivo rudimentale, l’invenzione di Turri rappresenta il primo passo verso l’evoluzione delle moderne macchine da scrivere. Di questa macchina, tuttavia, non è rimasto in vita nessun esemplare, ma conosciamo alcune lettere che sono state prodotte con questo macchinario che prevedeva un meccanismo molto semplice e manuale, che consentiva di imprimere le lettere su carta grazie a un sistema di tasti.

Ecco qual è la macchina da scrivere più preziosa

Tra nostalgia dei tempi andati e pezzi di grande valore e prestigio, la macchina da scrivere ha rappresentato un considerevole miglioramento della vita di ognuno di noi. Ne spicca oggi una in particolar modo, e parliamo della Olivetti Lettera 22, un’iconica macchina da scrivere di origine italiana, lanciata negli anni ’50, che ancora oggi resta incredibilmente ricercata sul mercato, con un valore davvero interessante, che può superare i 300 euro, se i fattori di valutazione sono i seguenti:

  • modelli in perfetto stato e ancora funzionanti
  • edizioni speciali
  • autenticità certificata

Oggi questa macchina da scrivere non è solo quello che appare, ma è un pezzo di storia del design e dell’innovazione italiana, nata dal genio di Marcello Nizzoli, leggera e pratica; anche in passato ha riscosso ampi consensi finendo per avere come riconoscimento il prestigioso Compasso d’Oro nel 1959. Inoltre, scrittori grande fama e giornalisti e intellettuali dell’epoca, come Indro Montanelli, l’avevano eletta come strumento ideale per il loro lavoro.

Oggi possedere una Olivetti Lettera 22 significa disporre di un tesoro non solo in termini di investimento ma anche in quanto a valore storico- culturale: c’è raccolta attorno a questo elemento che possiamo anche considerare ornamentale tutto lo status quo di chi la possedeva nei lontani anni ’50 del Novecento.

Lascia un commento